Tempo fa la mamma di un bambino con una malattia rara che non gli permetteva di esporsi ai raggi solari mi ha raccontato una storia.
Durante un viaggio, si fermano in autogrill e in un angolo c’è un espositore di tazze di Snoopy, suo figlio si avvicina incuriosito e ad un tratto scoppia di gioia.
Tra le varie tazze ce n’è una in cui Snoopy è raffigurato con cappellino con la visiera, la sciarpa e gli occhiali di sole.
” Guarda mamma, questo cagnolino è come me, deve proteggersi dalla luce”
Il fatto di riconoscersi in quella illustrazione lo ha reso felice.
Questo racconto mi ha aperto un mondo e da quel momento ho deciso che volevo illustrare l’inclusione, che ogni bambino e bambina potessero sentirsi rappresentati dai miei disegni.
Ed ecco come è nato Dino a rotelle.
I muscoli delle zampe di Dino fanno i capricci e non rispondono ai comandi; per sfrecciare in mezzo alla foresta lui si fa aiutare da un supporto , due belle ruote robuste che gli permettono di spostarsi, raggiungere gli amici e vivere insieme a loro nuove e divertenti avventure.
Sai qual è la cosa più mi piace di questo personaggio?
Quando i bambini entrano in Bottega e vedono i quadri alle pareti dicono:
“guarda mamma, un dinosauro!”
e non :
“guarda mamma, un dinosauro in carrozzina! “
Da piccoli siamo portati a vedere il bello delle cose e non a soffermarci sui limiti o le diversità altrui, e credo che fare in modo di non perdere quest’attitudine sia una responsabilità di noi adulti.
Allo stesso modo, sarebbe bello che i nostri bambini crescessero nel rispetto della diversità individuale, coltivando la gentilezza e l’empatia verso gli altri, proprio perchè ognuno è unico e speciale con le sue caratteristiche, e per fare questo il modo migliore è comunicare e dare l’esempio.
Certo approcciarsi alla disabilità non è facile, non ti nego che io stessa prima di scrivere quello che stai leggendo ci ho pensato non una ma cento volte; un pò per ignoranza verso certe situazioni, un pò per la paura di essere indelicata, pur avendo a cuore questo argomento ho rimandato a lungo la presentazione di Dino a rotelle.
Alla fine ho pensato di confrontarmi con chi il problema lo vive in prima persona, e ho fatto una bella chiacchierata con Francesca Penno di Associazione Famiglie Sma , che ringrazio di cuore per la disponibilità e che mi ha dato la carica giusta accogliendo con entusiasmo l’idea di questo mio personaggio.
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