Dopo la pausa estiva, la nostra Dottoressa Terri, la Psicologa Teresa Mainiero, torna a farci visita sul blog con un interessante articolo che ha come tema : i No che aiutano a crescere.
SI’ E NO
una dice sì,
l’altra dice no.
perché da sole possono contare
più di un milione
di parolone
l’ora di dir di sì
e l’ora di dir di no.
è lui il mio suggeritore:
ascolto, capisco,
e senza alcun timore gli ubbidisco.
Educare i propri figli è uno dei compiti più difficili per un genitore, non a caso viene definito il mestiere dei genitori, e noi per quanto esperti non possiamo dare delle norme di comportamento universali che ne garantiscano la loro corretta educazione.
Non esistono doveri che aiutino i genitori, ma esiste, il diritto all’ascolto per tutti i bambini. L’ascolto dei loro bisogni.
Asha Philips, nel suo libro, “I no che aiutano a crescere”, esplicita in maniera chiara questo concetto evidenziando come dire di ‘no’ abbia una serie di vantaggi, tra tanti quello di aiutare a fissare dei limiti e trasmettere al bambino un modello che lo farà sentire al sicuro in famiglia, lo aiuterà a sviluppare le proprie risorse e consentirgli di vivere in maniera autonoma.
L’età del No ha inizio attorno ai due anni, ed è caratterizzata da un’opposizione decisa del vostro bambino, che viene espressa con tutto il corpo, dalla testa, al collo, alle spalle, e a volte, anche attraverso il pianto. Ma questa età è la stessa in cui il bambino inizia a dire “Io”, quindi a riconoscere se stesso, a percepire il senso della propria unità corporea, a sentirsi dotato di un suo pensiero e di una sua volontà.
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L’importanza del limite: Un bambino a cui viene concesso tutto, senza limitazione, non è in grado di relazionarsi con gli altri (anche perché difficilmente il resto delle persone con cui avrà a che fare saranno disposte a dargliele tutte vinte) ma soprattutto non è in grado di vivere la vita senza delusioni, e non può instaurare un buon rapporto con se stesso. I limiti possono rappresentare delle frustrazioni e far arrabbiare un bambino, ma sono anche dei cancelli, che lo proteggono e lo fanno sentire al sicuro.
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I capricci vanno riconosciuti. Non dire di ‘no’ a vostro figlio perché avete paura dei suoi eccessi di collera, non lo educa al controllo dell’aggressività e delle emozioni negative.
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L’importanza dell’attesa. Anche in questo caso le emozioni la fanno da padrone. Un bambino che non sa aspettare è sottomesso al potere delle sue emozioni, che sono molto intense e lo potranno far sentire infelice. Dargli un limite potrà aiutarlo ad arginare questi sentimenti.
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L’importanza delle buone maniere. Un genitore che permette al figlio di essere poco rispettoso e maleducato, accetta un lato violento e maleducato dello stesso. Le buone maniere insegnano la socialità e aiutano a creare rapporti con gli altri, basi fondanti per la sua vita futura.
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Dire di NO ai figli è giusto perché acquisiscono determinazione e sicurezza. Ciò vuol dire che quando qualcuno dice loro qualcosa con cui non sono d’accordo possono avere la forza di dire di no.
È importante spiegare che non sempre si è d’accordo su tutto, tant’è che risulta fondamentale l’argomentazione.
Le convinzioni e le credenze riguardanti il senso dell’auto-efficacia nel genitore sono un aspetto centrale che condiziona il modo di affrontare le difficoltà e i comportamenti provocatori. La percezione che un genitore ha della propria efficacia nel saper affrontare e fronteggiare comportamenti problematici è particolarmente importante. Le emozioni infatti influenzano la cognizione della nostra stima; è utile preservare stima in sé in quanto genitori perché ciò infonde sicurezza nell’adulto ma anche nel bambino, che può sentirsi così contenuto.
Se non riusciamo a dire no è perché siamo concentrati sui nostri obiettivi di breve termine, sia che si tratti di accontentare i figli nell’immediato, sia che si tratti di avere un po’ di pace e tranquillità, e ci dimentichiamo che il nostro compito di educatori è quello di pensare alla loro formazione e al loro futuro, e non solo all’adesso.
Educare e amare sono sinonimi nella crescita di un figlio, soprattutto educare è sinonimo di condurre ad ESSERE … autonomi, a poter correre in libertà nelle strade tortuose della vita dotati di solide gambe e forti ali per spiccare il volo.
E tu come ti poni davanti ai capricci dei tuoi bimbi? riesci a importi o hai il cuore tenero?
Raccontacelo nei commenti!
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