- Mostrate fiducia nelle sue capacità.
- Ascoltate entusiasti i suoi racconti e partecipate con gioia alle sue piccole grandi scoperte.
- Incoraggiatelo/a con un sorriso (equivale a va tutto bene e vale molto più di tante parole)
- EVITATE i paragoni con gli altri bimbi ( credo abbiate percepito la sottile importanza senza troppe spiegazioni)
- Aiutatelo a comunicare le sue emozioni. In che modo? Dategli un nome, se nessuno gli da un nome lui non riuscirà ad esprimerle, deve imparare a decodificare, pertanto le domande d’aiuto potrebbero essere ‘Come ti senti oggi?’, ‘Ti è piaciuto disegnare?’, ‘Ti sei divertito?’.
- Accogliere il pianto come una reazione normale. È un’informazione, ci dice qualcosa, ascoltatelo e osservatelo. Può capitare che durante i primi giorni di scuola compaiano fenomeni regressivi e manifestazioni di ansia, come risvegli notturni, enuresi, tic (ad esempio la chiusura ripetuta degli occhi), si tratta in genere di fenomeni transitori che non devono allarmare eccessivamente poiché tendono a risolversi spontaneamente quando il bambino acquisisce sicurezza nella nuova situazione. Se però tali manifestazioni diventano persistenti, potrebbero segnalare un disagio più profondo, legato spesso a difficoltà di relazione con le figure primarie. A volte capita che (anche se a livello inconscio) i genitori, ed in particolare la madre, vivano l’ingresso in prima elementare come una perdita, la perdita del suo bambino che crescendo, si separa da e prova piacere nell’investire le sue energie al di fuori della relazione con loro. Questo dolore, viene percepito dal bambino, che si trova combattuto tra la sua voglia di crescere e sperimentare e il senso di colpa verso i genitori, pertanto inizia a manifestare un disagio, con la comparsa di sintomi, quali il classico mal di pancia che lo rende impossibilitato ad andare a scuola o, nei casi più seri, al rifiuto diretto di andare a scuola.
Pertanto è fondamentale che vi mostriate felici, sereni e fiduciosi della nuova avventura che vostro figlio sta per vivere, solo così gli darete la giusta base sicura con cui intraprendere il viaggio nel mondo della scuola.
- Rispettate le regole della scuola
- E per ultima, ma non ultima una considerazione che a mio avviso dovrebbe esser fatta per prima. Per diventare grandi occorre crescere bambini.
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